Economia circolare: verso una nuova consapevolezza
Il periodo pandemico che ha colpito il mondo durante l'ultimo anno ha accelerato una consapevolezza che stava già lentamente emergendo dal substrato sociale: la necessità di un cambiamento nel modello economico verso strade più sostenibili, in grado di portare beneficio all'ambiente e alla società stessa.
Il vecchio modello economico
La Rivoluzione Industriale ha portato a un modello di crescita che ha accompagnato la produzione per oltre cento anni chiamato economia lineare. Il modello in questione si basa su un'iniziale estrazione di materie prime, le quali vengono successivamente utilizzate per la produzione di beni destinati al consumo di massa, per poi terminare con scarti derivati dalla produzione stessa e rifiuti. L'economia lineare ha rappresentato una grande svolta nel XIX secolo, ma ha iniziato a costituire un limite già a metà Novecento quando sono emerse le prime problematiche di inquinamento ambientale.
Nel 2019 l'Earth Overshoot Day, il giorno in cui le risorse annue del pianeta per l'anno in questione si sono esaurite, è caduto il 29 luglio invece del 31 dicembre. Nel 2020 è stato guadagnato un mese a causa del blocco della produzione durante il primo lockdown, ma il dato resta preoccupante e ci dice che il metodo di economia lineare non è più funzionale né al pianeta né alla società. Le materie prime diventano più rare, questo significa prezzi più elevati per le aziende e ulteriori rischi nella produzione, oltre al chiaro danno ambientale.
Verso un nuovo modello di economia circolare e sostenibile
La politica adottata dall'Unione Europea ha posto l'Europa sulla strada della trasformazione di cui il pianeta e la società hanno così bisogno, la cosiddetta economia circolare. Grazie a questo modello l'UE vuole impedire a un'Europa già povera di materie prime di impoverirsi ulteriormente, cercando invece di farle mantenere la competitività a livello mondiale.
Tuttavia, per passare dall'economia lineare a quella circolare è necessario un cambio di mentalità collettivo circa il modo in cui produciamo e consumiamo. Il Parlamento Europeo definisce l'economia circolare come un modello di consumo "che prevede la condivisione, il leasing, il riutilizzo, la riparazione, la ristrutturazione e il riciclaggio di materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile". Lo scopo di tutto quello è di allungare così il ciclo di vita dei prodotti.
Una consapevolezza a livello aziendale
Grandi e piccole aziende si stanno spostando sensibilmente verso il modello di economia circolare introducendo processi a basso impatto ambientale, utilizzando consapevolmente i materiali durante la produzione, permettendo ai clienti di restituire prodotti che non usano più e sensibilizzando in generale il pubblico sulla tematica.
Anche Leotron, attraverso i propri brand di BABYBAZAR, Mercatopoli e NIU.eco, si impegna ogni giorno per applicare nel proprio operato i principi di sostenibilità ed economia circolare. Ciclicamente si occupa dell'organizzazione di Usato Camp, l'unico evento nazionale per gli operatori dell'usato che vogliono ottimizzare la propria attività, e partecipa a Ecomondo, la fiera di riferimento in Europa sull'economia circolare e l'innovazione industriale. La domanda delle materie prime aumenta, ma il pianeta non è in grado di produrne ulteriori. Questo rende l'economia circolare non più una semplice opzione ma una necessità.