Ecco come hanno reagito i negozi dell'usato al COVID-19
I negozi di second hand sono una parte fondamentale della società perché si impegnano ad incentivare l'economia circolare e ridurre i rifiuti favorendo il riuso di beni che si trovano ancora in buone condizioni. Benché la loro utilità non dovrebbe essere messa in discussione, sono state molte le difficoltà che questi particolari negozi hanno dovuto affrontare nel corso dell'ultimo anno tra lockdown e riaperture incerte. In una situazione instabile i commercianti non si sono arresi e si sono reinventati sfruttando le tecnologie odierne. Futuro e passato si sono così uniti per permettere ad un'attività necessaria nella collettività di continuare a funzionare.
La difficile vita dei negozi dell'usato nel periodo pandemico da COVID-19
Il primo periodo di lockdown è stato un ostacolo difficile da superare per i negozi dell'usato, i quali avevano dovuto chiudere i battenti andando incontro ad un crollo del proprio fatturato. Nonostante questa battuta d'arresto, hanno affrontato una riapertura incerta prima di rituffarsi in un periodo in cui molti di essi hanno incontrato avversità. La partenza non è stata infatti così sicura come ci si aspettava, a causa dell'interpretazione libera che è stata data dei DPCM.
Benché i negozi dell'usato siano classificati con codici ATECO relativi all'ambito della prevenzione dei rifiuti, e quindi autorizzati per legge a rimanere aperti anche durante il lockdown, l'applicazione pratica della normativa d'emergenza ha messo i bastoni tra le ruote a tanti. Esempi lampanti delle libere interpretazioni che sono state date dai decreti si sono avute già dopo il primo lockdown. Il 4 maggio molti negozi hanno dovuto rinunciare all'apertura per volere della polizia municipale rendendo i negozi dell'usato invisibili all'interno del panorama economico. Hanno creato scompiglio anche le ordinanze che vietavano la vendita degli oggetti usati nei mercatini, i quali tuttavia hanno un'impostazione completamente diversa dai negozi. Questi ultimi infatti ricorrono a tutti i criteri di sicurezza e igienizzazione previsti nei negozi del nuovo.
I commercianti che decidono di aprire un negozio dell'usato sono consapevoli di lavorare in un ambiente complesso, il quale è diventato più difficile durante il periodo pandemico. Le persone sono naturalmente portate a fissarsi sul fatto che gli oggetti usati siano stati utilizzati in precedenza da altre persone. Se questo stigma non era stato eliminato del tutto prima del COVID-19, oggi sono molti coloro che considerano questi oggetti come "sporchi", senza valutare invece che i negozianti si impegnano al massimo per mantenere i locali e gli oggetti igienizzati e sicuri per mettere in condizione i clienti di effettuare acquisti senza pericoli per la salute.
Le opportunità offerte dal digitale
Nonostante il clima difficile e il futuro incerto, i negozianti non si sono certo dati per vinti e si sono reinventati sfruttando le tecnologie che hanno permesso a tante aziende di rimanere in piedi nonostante gli innumerevoli blocchi.
In primis, sia i negozi sia noi di Leotron abbiamo impostato la nostra comunicazione impegnandoci per far capire ai consumatori che i negozi dell'usato sono luoghi sicuri tanto quanto gli altri e che gli interessati sarebbero potuti tornare nelle diverse sedi alla riapertura per poter acquistare o vendere i propri oggetti.
Secondariamente, abbiamo sfruttato le potenzialità dell'e-commerce per Mercatopoli, Baby Bazar ma anche per coloro i quali fanno parte di NIU.eco, il network per gli imprenditori autonomi dell'usato. La piattaforma online è un metodo alternativo alla vendita tradizionale grazie al quale i clienti possono acquistare il prodotto che desiderano, farselo recapitare direttamente a casa oppure venirlo a ritirare in sede.
Oggi i negozi dell'usato sono qualcosa di molto diverso rispetto a ciò che erano in passato e rispecchiano tutti gli elementi che caratterizzano il retail, compreso l'utilizzo delle tecnologie e del digitale per aumentare le vendite. Noi di Leotron siamo vicini a tutti i nostri commercianti, curiamo nei minimi dettagli la piattaforma online, ma anche i servizi collaterali come i metodi di pagamento, il trasporto e la consegna.
L'online è il trend che ha conosciuto l'impennata maggiore durante il periodo pandemico da COVID-19. Secondo i dati di La Repubblica è stato registrato un forte aumento nell'utilizzo di Internet (soprattutto da mobile), dei social media, dei servizi di call e dei contenuti in streaming. Questa tendenza segnala un forte cambiamento nelle abitudini delle persone in generale e dei consumatori nello specifico. Questi ultimi oggi si informano sull'attività dei negozi sui social media e acquistano sugli e-commerce.
Perché affidarsi a professionisti del settore
Grazie ai servizi digitali già presenti e a quelli nuovi che sorgono regolarmente, anche i negozi dell'usato possono trarre vantaggio da un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo. Noi di Leotron siamo vicini a tutti i nostri punti vendita e supportiamo ogni singolo membro del nostro staff al pieno delle possibilità. Affidarsi ad una rete di questo genere è importante per unire le forze e far sentire la voce di quei commercianti e imprenditori che ogni giorno lavorano non solo per vendere oggetti ma per compiere un gesto indispensabile nei confronti del pianeta.