La rivincita dell’usato: panoramica e percezione

 Come appare un oggetto usato oggi? In quale modo viene valorizzato? Chi sono i player del settore? In quale mare stiamo navigando? E cosa vediamo all’orizzonte? Quante domande che meritano una risposta da parte di chi, in quel mare, ci naviga ogni giorno. 

L’usato, il primo pilastro dell’economia circolare, è un settore che non conosce crisi e che si sta muovendo verso un futuro sempre più promettente. Ne parlano in tanti, citando il valore del mercato, l’importanza dell’online, la quantità di materie prime risparmiate. Ma quanto sono precise queste fotografie? Qual è realmente la situazione dell’usato oggi?

A dircelo è il libro “La rivincita dell’usato. Le nuove prospettive del primo pilastro dell’economia circolare” di Pietro Luppi, fondatore dell’associazione Occhio del Riciclone e direttore dell’Osservatorio del Riutilizzo, e Alessandro Giuliani, fondatore di Leotron e gestore dei franchising dell’usato Mercatopoli e BABYBAZAR. Il volume, pubblicato da Edizioni Ambiente e disponibile in tutte le librerie e online, analizza il settore dell’usato e racconta le vaste opportunità, spesso ancora inesplorate, che può offrire.

Cosa significa usato?

In Italia, quasi centomila persone vivono di commercio degli oggetti usati in qualsiasi settore merceologico. Ogni anno, più di mezzo milione di tonnellate di materiali sfugge al terribile destino di diventare prematuramente rifiuto per ricevere il regalo di una seconda vita. Il riutilizzo è quindi una vera e propria macchina economica che produce un fatturato tra i due e i tre miliardi all’anno. 

Il second hand è un viaggio, il viaggio di un oggetto che lascia il vecchio proprietario per incontrarne uno nuovo, di chi si reca nei mercatini delle pulci o nei negozi a caccia di un pezzo unico, di chi vuole farsi un’idea del mondo in cui vive proprio attraverso la lettura di un libro.

L’ascesa del mercato dell’usato: opportunità e sfide nell’economia circolare

Il libro esplora in modo approfondito il mondo dell’usato e del riutilizzo in Italia, offrendo una panoramica completa di un settore in espansione e in continua evoluzione.

Gli autori analizzano la crescita del mercato dell’usato, evidenziando come questo settore stia diventando sempre più rilevante sia dal punto di vista economico che ambientale. Attraverso un’indagine dettagliata, il libro offre dati nazionali e internazionali, aggiornamenti normativi e una descrizione dei meccanismi che regolano il settore per capire quali sono le motivazioni che spingono i consumatori a fare i loro acquisti e quali sono i pensieri e le aspettative degli operatori dell’usato.

Chi sono le anime del settore del riutilizzo? Troviamo l’ambulantato, i negozi dell’usato in conto terzi, i recuperatori di indumenti usati e ovviamente tutto l’online.

Nel corso del libro trovano approfondimento anche l’economia sociale, tutto ciò che riguarda gli abiti usati e che interessa la filiera, la selezione e la distribuzione, le interconnessioni tra i vari Paesi, i centri di riuso e la preparazione per il riutilizzo, la condizione di elettrodomestici, materassi, mobili e mattress, per poi affrontare la tracciabilità delle filiere del recupero e i concetti di upcycling e restyling, termini più complessi da analizzare di quanto si potrebbe pensare.

Vengono inoltre esaminate le opportunità e i rischi per chi desidera avviare un’attività nel campo dell’usato, presentando anche modelli di business innovativi. Questo rende il libro una risorsa preziosa non solo per gli studenti universitari, ma anche per tutti gli stakeholder interessati a comprendere e sfruttare le potenzialità del mercato dell’usato.

La rivincita dell’usato: un cambio di percezione

Negli ultimi anni, la percezione del mercato dell’usato è cambiata radicalmente. In passato, gli oggetti di seconda mano erano spesso visti come beni di minor valore, destinati a chi non poteva permettersi il nuovo. Oggi, invece, l’usato è diventato sinonimo di sostenibilità, economia circolare e consumo consapevole. E viene acquistato sempre di più anche dai giovani. Questo cambiamento è stato alimentato da diversi fattori:

• Crescente consapevolezza ambientale: le persone sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale dei loro acquisti e cercano modi per ridurre il loro contributo ai rifiuti;
• Valore economico: il mercato dell’usato rappresenta un’opportunità economica significativa;
• Apprezzamento per il vintage: l’interesse per gli oggetti vintage e di seconda mano è cresciuto, alimentato anche dalle piattaforme di e-commerce e dai social media.

Si parla di “rivincita” dell’usato perché questo settore, una volta marginale, sta ora guadagnando una posizione centrale nell’economia e nella società. La “rivincita” si riferisce al riconoscimento del valore e dell’importanza del riutilizzo, non solo come pratica sostenibile ma anche come modello di business redditizio e innovativo. Questo fenomeno rappresenta una svolta epocale che obbliga a riflettere sulla natura stessa del sistema economico e sulle motivazioni che spingono i consumatori a fare le loro scelte d’acquisto.